Biografie: Bonino da Campione

Bonino da Campione (Campione d'Italia, 1325 circa – 1397 circa) è stato uno scultore italiano. Fra il 1350 ed il 1390 fu tra i grandi maestri della scultura gotica.
Lavorò, fra l'altro, al monumento funebre di Bernabò Visconti ed al monumento di Cansignorio della Scala (1374) a Santa Maria Antica in Verona.


Da Wikipedia: Bonino da Campione

Bibliografia


  • Calvi, Gerolamo Luigi (1859), Notizie sulla vita e sulle opere dei principali architetti scultori e pittori che fiorirono in Milano durante il governo dei Visconti e degli Sforza, Milano, v. I.
  • Gotthold Meyer, A. (1893), Lombardische Denkmäler des vierzehnten Jahrhunderts. Giovanni di Balduccio da Pisa und die Campionesen. Ein Beitrag zur geschichte der oberitalienischen Plastik, Stuttgart.
  • Lavagnino, Emilio (1936), Storia dell'arte medioevale italiana, Torino.
  • Lomartire, Saverio (2009), Comacini, Campionesi, Antelami, "Lombardi". Problemi di terminologia e di storiografia, in Atti del Convegno internazionale Els Comacini i l'arquitectura romanica a Catalunya Girona/Barcellona, 25-26 novembre 2005.
  • Merzario, Giuseppe (1893), I maestri Comacini. Storia artistica di mille duecento anni (600-1800), Milano, ed. G. Agnelli, v. I.
  • Porter, Arthur Kingsley (1917), Lombard Architecture, New Haven.
  • Ricci, Corrado (1957), Manuale di storia dell'arte, Bergamo.
  • Tea, Eva (1957) Medio Evo, Torino.
  • Tosca, Pietro (1951), Storia dell'arte italiana, Torino.
  • Touring Club Italiano (1964-1965), L'arte nel Medio Evo, Milano, 2 v.
  • Venturi, Adolfo (1936), Storia dell'arte italiana, Milano.

Guidoriccio da Fogliano all'assedio di Montemassi (Simone Martini?)

Titolo dell'opera: Guidoriccio da Fogliano all'assedio di Montemassi
Autore: Simone Martini?
Anno di esecuzione: 1330
Luogo: Siena (Palazzo Pubblico)


Guidoriccio da Fogliano all'assedio di Montemassi (detto anche Guidoriccio da Fogliano) è un grande affresco (968x340 cm) collocato nella Sala del Mappamondo del Palazzo Pubblico di Siena. È attribuito per tradizione a Simone Martini, che l'avrebbe dipinto nel 1330, ma una lunga controversia iniziata nel 1977 e il recente ritrovamento di disegni preparatori farebbero pensare a un rifacimento del Quattrocento.

L'opera mostra il comandante delle truppe senesi, Guido Ricci o Guidoriccio da Fogliano di Reggio Emilia, a cavallo, di profilo, mentre va all'assalto del Castello di Montemassi in Maremma nel 1328. Sullo sfondo, un paesaggio piuttosto realistico con montagne, un accampamento e le località teatro dei fatti.

Il dipinto mostra segni di ripetuti interventi, ridipinture e rifacimenti, messi ancor più in evidenza dal restauro conservativo effettuato da Giuseppe Gavazzi nel 1980.

In basso, all'interno di una cornice decorativa dipinta, si legge A(N)NO D(OMI)NI M.CCC.XXVIII.

L'attribuzione a Simone Martini parrebbe suffragata da un documento del 1330 in cui si dà mandato al maestro Simone di dipingere per sedici fiorini i castelli di Montemassi e Sassoforte appena acquisiti dalla Repubblica Senese; l'anno dopo riceverà otto fiorini d'oro per dipingere Arcidosso e Castel del Piano. Il documento cita il castello di Montemassi, ma non parla di un ritratto equestre di Guidoriccio.

Cattedrali: Santa Maria Nuova

Titolo dell'opera: Santa Maria Nuova
Autore: Guglielmo II il Buono (committente)
Anno di esecuzione: completata nel 1172 - 1267
Luogo: Monreale


Secondo una leggenda, Guglielmo II il Buono, succeduto al padre sul trono di Sicilia, si sarebbe addormentato sotto un carrubo, colto da stanchezza, mentre era a caccia nei boschi di Monreale. In sogno gli apparve la Madonna, a cui era molto devoto, che gli rivelò il segreto di una “truvatura” con queste parole: “Nel luogo dove stai dormendo è nascosto il più grande tesoro del mondo: dissotterralo e costruisci un tempio in mio onore”. Dette queste parole, la Vergine scomparve e Guglielmo, fiducioso della rivelazione in sogno, ordinò che si sradicasse il carrubo e gli si scavasse intorno. Con grande stupore venne scoperto un tesoro in monete d'oro che furono subito destinate alla costruzione del Duomo di Monreale, cui furono chiamati per la realizzazione maestri mosaicisti greco-bizantini (“i mastri di l'oru”) dell'interno.

La costruzione del grande tempio venne avviata nel 1172 e terminò nel 1267. Esso venne concepito dapprima come chiesa dell'annessa abbazia territoriale benedettina, indipendente dalla cattedra di Palermo. Nel 1178, l'abate Guglielmo ottenne che fosse eretta l'arcidiocesi metropolitana di Monreale e la chiesa abbaziale ne divenne la cattedrale.

Nei secoli successivi alla costruzione, la cattedrale subì alcune modifiche. Nel Cinquecento, su progetto di Giovanni Domenico Gagini e Fazio Gagini, venne costruito il portico lungo il fianco sinistro, mentre quello della facciata principale fu aggiunto nel XVIII secolo. Sempre nel Cinquecento fu realizzata gran parte del pavimento interno. Nel 1811 un incendio distrusse il soffitto, che fu ricostruito tra il 1816 e il 1837. In tale occasione vennero realizzati i nuovi stalli del coro in stile neogotico.

Guglielmo II offre la chiesa a Madonna con Bambino (Capitello del chiostro)


Da Wikipedia: Duomo di Monreale

Bibliografia

  • Gaetano Millunzi, Il Duomo di Monreale, Roma, Vivere In, 1986.
  • Giuseppe Oddo, "Decorazione a motivi geometrici-vol. I", Blurb 2014
  • Touring Club Italiano-La Biblioteca di Repubblica, L'Italia: Sicilia, Touring editore, 2004.