Chiese: Saint-Germain d'Auxerre

La chiesa di Saint-Germain d'Auxerre si trova nella parte nord della città di Auxerre, in Francia, e fa parte di un'antica abbazia.

Venne fondata nel V secolo dal vescovo san Germano d'Auxerre, che donò alcuni terreni di proprietà della sua famiglia ed altri benefici. Il primo edificio costruito fu un cappella piuttosto semplice, che conteneva alcune preziose reliquie di san Maurizio martire e della Legione Tebea. Germano stesso vi venne sepolto il 1º ottobre 448. Verso l'inizio del VI secolo al posto della cappella venne costruita un basilica su iniziativa della Regina Clotilde, moglie di Clodoveo I, poi nel periodo carolingio venne inglobata in un'abbazia. In seguito alla prodigiosa guarigione del conte Corraddo della famiglia burgunda dei Welfen (quelli che diedero poi il nome al partito guelfo), nell'840 fu disposto di edificare una nuova basilica, come ex voto.

I lavori iniziarono nell'841 e terminarono verso l'865. Resta di quel periodo la cripta a più livelli, per seguire la conformazione del terreno, terminata nell'857 con la traslazione delle spoglie di san Germano.

La basilica venne profondamente trasformata nella seconda metà del XII secolo, poi nel periodo romanico vennero aggiunte due torri in facciata, delle quali resta solo quella sud. Nel 1277 l'abate Jean de Joceval decise una riedificazione in stile gotico, proseguita fino al 1398 quando si interruppero i lavori sebbene il progetto non fosse stato completato.

Il monastero venne in parte distrutto dagli ugonotti nel 1567 e secolarizzato nel 1810. Nel 1817 la chiesa subì un restauro in stile neogotico con la creazione di una nuova facciata, che accorciò la navata, per questo la torre romanica un tempo addossata alla muratura oggi si trova isolata.

Oggi vi è stato ricavato il Musée Abbaye Saint Germain.

La cripta è particolarmente importante sia per l'originaria architettura carolingia, tra le meglio conservate di Francia, sia perché conserva un ciclo di affreschi praticamente unico risalente al IX secolo, i più antichi di Francia, riscoperti nel 1927. Da queste pitture si è potuto studiare l'aspetto delle arti figurative di quel tempo, poiché altrove sono quasi completamente distrutte (restano pochi esempi coevi a Malles, a Müstair, a Naturno ed a Castelseprio).












Le pareti sono trattate con decorazioni di finti elementi architettonici (volte a crociera, fregi e altro), all'interno dei quali sono disegnate alcune lunette istoriate con scene di santi. Una scena riporta la Lapidazione di Santo Stefano ed è interessante come il pittore sia attento alla dinamica delle figure, ritraendo con verosimiglianza i gesti e le espressioni facciali, ma lasci lo sfondo vagamente indeterminato, con una chiesa dalla quale esce il santo, incongruente per dimensioni (la porta arriva appena alla vita dei personaggi) e per prospettiva (un po' frontale, un po' "a volo d'uccello").

Da Wikipedia: Saint Germain d'Auxerre

Bibliografia:

(DE) Otto Demus, Romanische Wandmalerei. Aufnahmen von Max Hirmer, München, 1968